Va verso l’archiviazione il fascicolo che era stato aperto al Csm sui contrasti tra i vertici giudiziari di Catanzaro, il Pg Otello Lupacchini e il procuratore Nicola Gratteri di cui dà oggi notizia il Fatto Quotidiano. La Prima Commissione, a quanto si è appreso, si è già espressa all’unanimità per la chiusura della pratica, e la prossima settimana depositerà la sua proposta. Il caso è rimasto circoscritto e non ha avuto risonanza nell’ambiente giudiziario: è per questo che secondo la Commissione non ci sarebbero gli estremi per una procedura di trasferimento per incompatibilità dei due magistrati. Il Fatto scrive di una nota interna con cui Lupacchini ha contestato a Gratteri il mancato rispetto di regole di coordinamento con gli altri uffici giudiziari. E, riportando stralci dei verbali delle audizioni fatte a luglio dai due magistrati al Csm, riferisce delle bordate reciproche che si sono rivolti. Una fuga di notizie «indebita su una pratica segretata» che il presidente della Prima Commissione Alessio Lanzi intende segnalare al Comitato di presidenza del Csm e a cui ha fatto riferimento in apertura del plenum del Csm, parlando di «notizie allarmanti che scatenano l’interesse mediatico». Occasione per chiarire che la pratica Gratteri/Lupacchini «sta per essere definita, e la delibera verrà depositata la prossima settimana, per poi essere immessa nell’Odg del Plenum». «Sui 15 magistrati calabresi che al Fatto risultano indagati il Csm non può dare nessuna notizia non conoscendone i nomi» ha detto ancora Lanzi facendo riferimento a un altro articolo dello stesso quotidiano.