Che in ospedale manchino i posti letto è meglio saperlo subito. Magari dalla nascita. Il problema, infatti, investe già i neonati. Se affetti da patologie che richiedono cure intermedie, i bimbi prematuri di peso superiore a un chilo e mezzo nati al “Pugliese” saranno trasferiti dall’ospedale di Catanzaro, dove avranno ricevuto le prime cure, alla Neonatologia dell’ospedale di Lamezia Terme, per il prosieguo dell’assistenza. Non pochi obietteranno che ciò comporterà disagi per i familiari, costretti a macinare chilometri per poter vedere quei teneri batuffoli che le mamme amorevoli vorrebbero invece avere sempre sott’occhio. Ma tant’è. Come si legge sulla Gazzetta del Sud in edicola, i posti letto della «struttura di Terapia Intensiva Neonatale (Tin) che eroga prestazioni sanitarie a favore dei neonati prematuri nonché quelli di Patologia neonatale, dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio sono insufficienti per far fronte alla domanda proveniente dall’area centro della Calabria, bacino di utenza dell’ospedale Hub di Catanzaro». E visto che nel presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme che fa capo all’Asp di Catanzaro insiste la struttura dipartimentale di Neonatologia che eroga prestazioni sanitarie ai neonati patologici di peso superiore a 1.500 grammi che richiedono cure intermedie, l’Asp e l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio hanno stipulato un protocollo d’intesa che prevede un «collegamento funzionale tra i reparti delle due strutture ospedaliere». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola