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Bullismo in rete, gli studenti di Vibo a lezione con la polizia

“Senza catene” è il titolo del seminario organizzato dalla Questura di Vibo Valentia di concerto con la Consulta provinciale e regionale studentesca presieduta da Franca Falduto e la consigliera provinciale di parità Maria Pia Scafuro.

Al centro dell’iniziativa – tenutasi all’Istituto alberghiero “E. Gagliardi” guidato dal preside Pasquale Barbuto - “bullismo e cyberbullismo nella realtà scolastica vibonese”. Prima della discussione è stato proiettato un cortometraggio che i ragazzi hanno seguito con grande attenzione.

Ad alternarsi al tavolo dei relatori: il commissario capo della Questura Francesca Roberto, lo psichiatra Bruno Risoleo, il produttore Pasquale Arnone, il regista Enzo Carone e la sceneggiatrice Manuela Capalbo. Risoleo ha raccontato la cronistoria del bullismo e del cuberbullismo ponendo l’accento sul fatto che l’omertà è figlia dell’indifferenza e che anche il bullo va aiutato e recuperato. Interessante l’intervento del commissario capo Roberto, che ha spiegato agli studenti quali sono gli strumenti per la loro sicurezza a partire dalla nuova App gratuita che la Polizia di Stato ha messo a disposizione di giovani e meno giovani.

"L’App si chiama You Pol – ha detto la dottoressa Roberto – si può scaricare sullo smartphone e le segnalazioni possono essere effettuate in maniera anonima". Anche la consigliera di parità Maria Pia Scafuro, che è anche docente del “Gagliardi”, nonché presidente regionale dell’Associazione italiana dislessia, ha invitato gli alunni a collaborare con le Forze dell’Ordine ed a evitare situazioni di pericolo.

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