Ragnatele penzolanti, pareti crepate e ammuffite, fili elettrici volanti, cavi scoperti, sporcizia e ripostigli nel caos. Sono solo alcune delle criticità rilevate dai carabinieri di Vibo Valentia e del Nas di Catanzaro a seguito di un blitz in alcuni dei principali reparti dell’ospedale civile Jazzolino di Vibo Valentia. Una ricognizione puntuale della situazione di evidente degrado in cui versa il maggiore nosocomio della provincia vibonese che ha portato alla denuncia, in stato di libertà, di Angela Caligiuri, di 53 anni, già direttore generale e da circa due mesi Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale. Alla massima dirigente dell’ente sanitario, da cui dipende l’ospedale del capoluogo di provincia, i militari, che all’alba di ieri hanno varcato la soglia del nosocomio, contestano «gravi carenze igienico sanitarie e igienico-strutturali». I controlli, in questa prima fase, hanno riguardato i reparti di Utic/Cardiologia, Chirurgia, Ostetricia, e Ginecologia all’interno dei quali sono emerse numerose criticità o situazioni di estrema precarietà. A campione, inoltre, gli specialisti dell’Arma hanno anche passato al setaccio farmaci e dispositivi medici. Un esame che non avrebbe, in questo caso, evidenziato problematiche particolari. Le maggiori criticità soprattutto sul piano strutturale, da quanto si è potuto apprendere, sono state rilevate nel reparto di Chirurgia dove, ad esempio, è stato segnalato il distacco dell’intonaco di una parete causato dal ridotto passaggio delle lettighe. Nessun rilievo, invece, sarebbe stato riscontrato nell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione. Le ispezioni dei militari proseguiranno anche nei prossimi giorni. Saranno ampliate e coinvolgeranno anche altri reparti e locali del plesso ospedaliero. Quella di ieri, infatti, rappresenta soltanto una prima tranche del piano di controlli avviato nel settore della sanità pubblica e privata. Piano che verrà ampliato e che continuerà ad interessare non solo il presidio sanitario del capoluogo di provincia ma anche gli ospedali di Serra San Bruno e Tropea e la struttura sanitaria di Soriano Calabro. L’edificio che ospita lo «Jazzolino» è stato realizzato diversi decenni addietro e mostra i segni dell’usura del tempo. Intanto, in contrada «Cocari», nella periferia della città, vanno avanti i lavori di costruzione del nuovo nosocomio che, secondo quanto programmato, dovrebbe entrare in funzione tra qualche anno.