«Non si può morire così, a 32 anni, una vita ancora tutta da vivere, e due figli piccoli. Non è giusto». Il dolore di tutta la comunità di Cropani Marina, e di quello di tantissima gente dei paesi vicini, è nelle parole e nelle lacrime di un'anziana donna che davanti alla chiesa di San Marco Evangelista, a Cropani Marina, stracolma dentro e nel piazzale all'esterno, prega ininterrottamente e con la mano, quasi a volerla toccare, manda baci alla bara di Antonia Andali. Antonia si è spenta nel tardo pomeriggio di giovedì della scorsa settimana, poco dopo essere arrivata all'ospedale civile “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Il suo giovane cuore si è fermato dopo quattro giorni di febbre e dissenteria. Le cause della morte sono al centro di una inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, con il sostituto Stefania Caldarelli, dopo la denuncia presentata dalla famiglia, assistita dall'avvocato Salvatore Iannone, e che vede indagati due medici ed un operatorio del servizio sanitario di emergenza 118. L'altro ieri si sono svolti gli esami autoptici, i cui esiti saranno depositati entro novanta giorni, salvo ulteriori proroghe, dai due periti nominati dal magistrato titolare delle indagini. Ieri, però, a poco più di una settimana dal decesso, è stato il giorno dell'ultimo saluto ad Antonia. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.