Lamezia Terme, Pianopoli, Gizzeria, Falerna, Nocera Terinese. Questi i Comuni dove i Carabinieri di Lamezia Terme hanno effettuato controlli a tappeto nell’ambito delle iniziative volte alla prevenzione ed al contrasto della ludopatia. In particolare il servizio si inserisce nel solco tracciato dalla Regione Calabria con la Legge Regionale nr.9 del 26 aprile 2018 riguardante gli “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”. Una normativa che cerca di dare un segnale in un territorio ove, anche nelle piaghe di un dramma come quello della ludopatia, si inseriscono prepotentemente gli interessi della criminalità. Sono state riscontrate violazioni in diversi esercizi commerciali, nei confronti dei quali le sanzioni, per un ammontare complessivo di 34.000 euro essendo previsto, infatti, il pagamento da 2.000 a 6.000 euro per ciascuna slot machine nonché l’apposizione di sigilli alle stesse. Nel corso del servizio, infine, i militari si sono imbattuti in un drammatico episodio, diretta conseguenza di ciò a cui può essere spinto chi viene stretto po' nella morsa della disperazione del gioco patologico. D.A. classe ‘87, padre di famiglia, aveva appena perso circa 700 euro in una delle ipnotiche slot machine. Quando si è reso conto di aver sperperato i suoi risparmi, preso dall’ira e forse dal rimorso, ha iniziato a colpire violentemente l’apparecchio con lo sgabello su cui era seduto sperando di danneggiarlo e recuperare il “maltolto”. I Carabinieri, però, lo hanno sorpreso ancora lì mentre si accaniva contro la macchinetta che fino a poco prima gli aveva regalato qualche momento “tristemente divertente”.