Nove anni e quattro mesi di carcere. A tanto è stato condannato Gennaro Pulice, l'insospettabile killer legato alla consorteria Cannizzaro-Daponte-Iannazzo (oggi collaboratore di giustizia) per il suo primo omicidio, commesso quando aveva appena 16 anni. Il Tribunale per i minori di Catanzaro (presidente Mario Santoemma, a latere Roberta Mallamaci e Marco Veltri) ha infatti condannato Pulice, oggi 41enne, che ha confessato di aver ucciso nel 1996 Salvatore Belfiore. Al killer della cosca i giudici hanno riconosciuto le attenuanti generiche, sia perchè all'epoca dei fatti era minorenne sia perchè è diventato collaboratore di giustizia. Il Tribunale catanzarese lo ha inoltre condannato all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e alla sospensione della responsabilità genitoriale per la durata della pena, in accoglimento anche delle richieste avanzate dall'avvocato Tiziana d'Agosto, che nel processo rappresentava le parti offese. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.