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Crotone, sequestrati beni per 500 mila euro a un'associazione del settore dei servizi per anziani e disabili

Beni per oltre 500.000 euro sono stati sequestrati dal Gruppo della Guardia di Finanza di Crotone ai rappresentanti di un’associazione operante, tra l’altro, nel settore delle prestazioni di servizi in favore di anziani e disabili nonchè nel settore della formazione professionale, e dei relativi rappresentanti legali.

Il provvedimento è scaturito da indagini patrimoniali delegate dal procuratore regionale della Corte dei Conti per la Calabria, Rossella Scerbo, e dal sostituto procuratore generale, Marcella Papa, e costituisce l’epilogo di una più ampia indagine a carattere economico-finanziario.

I finanzieri, attraverso la ricostruzione delle operazioni economiche condotta con l’ausilio di meticolosi accertamenti bancari, avevano constatato la vera veste giuridica rivestita dal soggetto verificato quale ente commerciale a tutti gli effetti e non come associazione con finalità senza fine di lucro. L’esecuzione del provvedimento, da parte delle fiamme gialle pitagoriche, ha portato alla notifica nei confronti degli interessati del sequestro conservativo di 9 beni immobili ubicati nella provincia di Crotone e diversi conti correnti bancari.

Già in passato, le indagini avevano condotto al controllo delle erogazioni pubbliche conferite dalla Regione Calabria per i contributi a sostegno delle rette in favore di degenti anziani o disabili, constatando indebite percezioni di contributi pubblici, per circa 1 milione di euro, nonchè, circa 10 milioni di ricavi non dichiarati al fisco, dal 2011 e la scoperta di fatture false per oltre 2 milioni di euro.

Ulteriori controlli sugli stessi soggetti hanno poi evidenziato condotte illecite volte all’ottenimento di contributi regionali a titolo di borse lavoro, integrazioni salariali e formazione professionale con riferimento a ben quattro corsi (uno di estetica e tre per la formazione di operatori socio sanitari) organizzati dalla stessa associazione. In conseguenza dell’indagine furono denunciate alla Procura della Repubblica di Crotone due persone per truffa aggravata ed indebite percezioni di contributi a danni dello Stato, nonchè per dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti ed omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Ne conseguì la trasmissione alla procura regionale della Corte dei Conti di un’apposita comunicazione di danno erariale per un ammontare complessivo di circa 1 milione di euro.

Nei giorni scorsi le fiamme gialle del gruppo crotonese, dirette dal capitano Michele Filomena, hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dalla Corte dei Conti nei confronti dei responsabili fino alla concorrenza della somma di 837 mila euro.

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