C'è un nuovo filone investigativo che mira a far luce sul condizionamento del voto e sui rapporti mafia-politica a Vibo Valentia nell’ambito dell’inchiesta «Rimpiazzo» contro il clan dei Piscopisani condotta dalla Dda di Catanzaro e scattata il 9 aprile scorso.
In particolare, Procura distrettuale antimafia e investigatori stanno vagliando le elezioni amministrative del maggio 2015 a Vibo Valentia con proiezioni anche sulle imminenti elezioni, atteso che alcuni dei personaggi che emergono dalle indagini sono ricandidati per il prossimo rinnovo del Consiglio comunale.
Dalle indagini e dagli atti dell’operazione «Rimpiazzo» emerge inoltre l’interessamento del clan dei Piscopisani (che prende il nome dalla frazione Piscopio di Vibo Valentia) anche per le ultime elezioni regionali del novembre 2014. Diverse le intercettazioni fra elementi di spicco del clan mafioso e politici vibonesi, oltre a dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Andrea Mantella e Raffaele Moscato. In occasione di alcune consultazioni elettorali, il clan avrebbe puntato su più di un candidato arrivando a controllare il voto.
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