Ormai viveva con il cellulare in mano, in modo tale, ha raccontato ai carabinieri, "che se viene a farmi del male, io posso chiedere aiuto". L'incubo di una 40enne è finito dopo 4 mesi grazie all'intervento dei carabinieri della Stazione di Conflenti che, su disposizione dell'autorità giudiziaria di Lamezia Terme, hanno posto agli arresti domiciliari un pensionato 69enne, M.R., già noto alle forze dell'ordine, per stalking. L'uomo conosceva la donna e si era invaghito di lei. Per mesi, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, era costretta a subire inseguimenti e sorpassi in auto a forte velocità sia quando era da sola che in compagnia, molestie, incessanti telefonate anche anonime, mute, di giorno e di notte, insulti e minacce, appostamenti, anche quando si recava in caserma, fino ad arrivare a trovare una tanica di benzina sotto la propria abitazione. Comportamenti che avevano provocato nella vittima un grave stato di ansia e di paura. (ANSA)