Rifiuti, l'Ato di Catanzaro rinvia la decisione sulla tariffa: il rischio serrata è ormai alle porte
È, infine, passata la linea dell'approccio politico seppur perorata in seno all'assemblea dei sindaci del catanzarese dall'unico rappresentante amministrativo non eletto, il commissario prefettizio del Comune di Lamezia Terme, Francesco Alecci. È stato l'esponente governativo, infatti, a sbloccare la seduta della Comunità d'Ambito, convocata d'urgenza per approvare l'adeguamento tariffario per il conferimento dei rifiuti in discarica, più volte sul punto di arenarsi in un corto circuito decisionale. La maggior parte dei sindaci componenti l'Ambito territoriale ottimale hanno, infatti, varcato la soglia dell'Aula con l'intento di alzare le barricate contro un provvedimento che penalizza comuni e cittadini, costretti i primi a rivedere i bilanci di previsione in corsa e i secondi a sostenere i costi di un innalzamento della Tari che con difficoltà si riuscirà a spiegare e a far digerire. E non a caso già la precedente seduta dell'assemblea dei sindaci, chiamata ad approvare come unico punto del giorno l'adeguamento tariffario, si era chiusa con un nulla di fatto: con 25 voti contrari e il respingimento della proposta deliberativa, ritornata nuovamente in Aula nel pomeriggio di ieri. In quell'occasione la Comunità d'Ambito aveva chiesto che fosse la Regione ad accollarsi il surplus di costi richiesti da Sovreco, gestore dell'unica discarica ancora attiva in Calabria, per garantire la continuità del conferimento degli scarti nell'impianto crotonese oltre ad un incontro con il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio. E sebbene la prima proposta era già stata seccamente respinta dalla Cittadella, la seconda non ha ancora trovato accoglimento ed è da qui che i sindaci hanno deciso di ripartire tentando la strada dell'approccio politico e rinviando così ancora una volta l'approvazione dell'aumento della tariffa. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.