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Catanzaro, il clan Arena dietro le bombe a Lido: la Cassazione conferma le condanne

Diventano definitive le tre condanne per la cellula criminale che nel 2015 terrorizzò la periferia sud del capoluogo piazzando ordigni esplosivi e bottiglie incendiarie davanti alle attività commerciali.

La Cassazione ha confermato le pene, emesse dalla Corte d'Appello il 26 settembre 2018, per il capo del gruppo, ora collaboratore di giustizia Santino Mirarchi condannato a 3 anni, 9 mesi e 10 giorni di reclusione e 5.250 euro di multa (in primo grado gli erano stati inflitti 4 anni e 20 giorni); Domenico Falcone 7 anni e 4 mesi di reclusione e 9.000 euro di multa (in primo grado erano stati 7 anni, 9 mesi e 10 giorni); Antonio Giglio, previo riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, a 3 anni di reclusione e 3.665 euro di multa (in primo grado 4 anni e 8 mesi).

Tutti e tre, scrive la Gazzetta del Sud in edicola, erano stati arrestati nell'aprile del 2016 con l'accusa di estorsione in concorso, danneggiamento e porto abusivo d'armi, con l'aggravante di avere agito con il metodo mafioso sotto l'egida della cosca Arena di isola Capo Rizzuto.

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