Beni per circa un milione duecentomila euro sono stati sequestrati e confiscati
dalla guardia di finanza di Lamezia Terme a Pino e Luciano Scalise e a quattro eredi di Daniele Scalise, ritenuti appartenenti all’omonima cosca di 'ndrangheta di Decollatura. I provvedimenti sono stati emessi dal tribunale di Catanzaro su richiesta della Dda del capoluogo.
I destinatari, secondo gli inquirenti, si contrappongono alla cosca Mezzatesta nella cosiddetta faida di Decollatura scoppiata di fatto con il duplice omicidio di Giovanni Vescio e Francesco Iannazzo, proseguita con quelli di Daniele Scalise e Luigi e Aiello e culminata con gli omicidi dell’avvocato Francesco Pagliuso e poi di Gregorio Mezzatesta.
Il tutto nel contesto svelato dall’operazione «Reventinum». La misura adottata oggi riguarda 9 fabbricati, 11 veicoli e sei terreni. È stato dimostrato dai finanzieri che il valore dei beni è sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati e al tenore di vita degli interessati.
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