Undici immobili, ubicati per lo più nella provincia sud di Milano ed alcuni in Calabria, oltre ad una macchina e 60.000 euro in contanti: ammontano a circa 3 milioni di euro i beni confiscati Orlando Demasi, affiliato della 'ndrangheta, attivo nel milanese. Su proposta del Questore di Milano, la Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale ha disposto la confisca in primo grado dei beni sequestrati il primo agosto dell’anno scorso dalla Divisione Anticrimine a carico di Demasi, 44 anni, condannato per associazione mafiosa in quanto affiliato alla cosca «Gallace-Ruga», originaria del catanzarese. Demasi aveva fatto parte della cosiddetta «locale di Giussano», con l’incarico di custode delle armi e di «assistente» ai familiari degli ndranghetisti arrestati. A seguito delle indagini patrimoniali svolte dalla Polizia di Stato è stato accertato che sebbene figurasse come un semplice titolare di una ditta individuale attiva nel campo dell’edilizia, in realtà aveva accumulato un cospicuo patrimonio immobiliare, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Il provvedimento, se confermato dagli ulteriori gradi di giudizio, consentirà la restituzione alla collettività di un patrimonio di circa tre milione di euro, illecitamente accumulato nel corso degli anni.