Scarso di partecipazione, nonostante il tema pregnante, ma carico di spunti l’incontro promosso sabato a Dasà da un comitato spontaneo di cittadini per discutere della disastrata viabilità vibonese, con particolare riferimento alla provinciale 58 Dasà – Arena – Serra, interessata da varie “incongruenze” tra il come si presenta e quello che prescrive il codice della strada (per dovere di cronaca occorre dire che da quando il problema è stato sollevato sono state tappate talune buche e realizzati i cordoli ad alcuni cedimenti). Un’iniziativa lodevole per i sindaci presenti: Raffaele Scaturchio, Dasà, Francesco Fazio, Fabrizia, Giuseppe Barilaro, Acquaro e, per Arena, il vicesindaco Adriano Ienco ed il consigliere Sandro Pagano. Le ragioni sono state esposte dal componente del comitato Nino Pagano, il quale, chiedendo ai primi cittadini un’azione congiunta, ha decritto le problematiche della Sp 58: «buche enormi, cedimenti, frane ed assenza di segnaletica orizzontale che la rendono pericolosissima a chi la percorre». Fatto un excursus sullo stato delle strade più montane Francesco Fazio ha ricordato la formazione di due comitati nel suo paese per analoghi problemi (i quali hanno già comunicato a questura e prefettura l’intenzione di bloccare l’A2 il 12 agosto) e proposto come soluzione che eviti il peggio la creazione di un coordinamento tra i tre comitati ed i sindaci che vada ad investire la regione per la realizzazione dei progetti sulle strade. Per Scaturchio, invece, l’unica via d’uscita è l’escamotage (già visto per altre strade) di richiedere il ritorno alle competenza Anas, per tramite del ministro Toninelli (lunedì a Joppolo) ed il supporto dei sindaci. Occorre «coinvolgere l’intero territorio e la prefettura per una battaglia condivisa e non fare un riduttivo ragionamento su una singola strada (la provinciale 58, ndr.)» secondo Barilaro, che ha condiviso l’idea dell’Anas, ma con le giuste procedure: regia della regione che, partendo da preventive delibere comunali, convochi una conferenza dei servizi che chiami in causa la presidenza del consiglio dei ministri. E, se d’accordo con l’estensione della protesta ed il ritorno all’Anas si è detto il vicesindaco di Arena Jenco, il consigliere Pagano si è spinto oltre, auspicando un’azione che «punti alle grandi opere, come la pedemontana, il cui progetto è stato abbandonato 20 anni fa». Insomma, tra lo stare con i piedi per terra ed il “volare” in alto, l’iniziativa, come detto, di spunti ne ha avuti. Attraverso questi si è deciso un nuovo incontro, ampliando la presenza di sindaci ed invitando il presidente della provincia di Vibo Salvatore Solano. E sperando che la gente, stavolta, partecipi di più. Appuntamento per le 18:00 di mercoledì 31 luglio sempre alla biblioteca di Dasà.