Due nuovi casi di violenza di genere sono stati registrati nel corso della settimana appena trascorsa nel Soveratese, in provincia di Catanzaro. In particolare, i carabinieri della Compagnia di Soverato sono intervenuti dopo una telefonata pervenuta al 112, in cui è stata segnalata una giovane ragazza in macchina, in fuga dalla folle ira del compagno. I militari hanno rintracciato il 24enne poco dopo nei pressi dell'ospedale di Soverato. Dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti, e' emerso che nel primo pomeriggio l'uomo aveva trascinato la compagna nella camera da letto, sferrandole calci e pugni. La donna, dopo essersi liberata, è scappata con la macchina insieme alla madre, ma il giovane le ha raggiunte ed ha sferrato un forte pugno contro il vetro del parabrezza, che ne ha provocato la rottura, nonchè delle lievi ferite alla compagna, alla loro figlia neonata di un mese ed alla madre della vittima. Dopo aver ascoltato la vittima, i carabinieri hanno ricostruito l'inquietante escalation di violenza, facendo emergere diversi episodi mai denunciati dalla donna alle autorità. L'uomo è stato tratto in arresto con l'accusa di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La prima sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha successivamente disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il secondo arresto è avvenuto eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di uomo, 45enne della zona, ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della ex moglie. L'uomo ha minacciato di morte la malcapitata donna, perseguitandola attraverso continui pedinamenti e molestie telefoniche, talvolta anche coinvolgendo la figlia minore, generando nella vittima uno stato di paura e di ansia che le ha compromesso anche il regolare svolgimento della vita quotidiana. Su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, il Tribunale ha emesso il provvedimento per vietare al responsabile qualsiasi tipo di comunicazione esterna, pena l'aggravamento della misura.