Dovranno rimanere dietro le sbarre i mandanti dell'omicidio di Francesco Rosso, il giovane imprenditore ucciso il 14 aprile 2015 all'interno della macelleria di famiglia a Simeri Mare. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha dichiarato inammissibili i ricorsi degli avvocati difensori degli imputati Evangelista Russo, 71 anni di Catanzaro, e Francesco Mauro 41 anni di Sellia Marina. I giudici capitolini nella loro sentenza hanno confermato il quadro accusatorio ricostruito dalla Procura di Catanzaro. Un delitto scaturito dalla sete di vendetta proprio di Russo, che avrebbe pagato 30mila euro agli esecutori materiali del delitto. Il suo dipendente, il 41enne Francesco Mauro, avrebbe materialmente consegnato la pistola Luger calibro 9 al killer. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.