Il caso più emblematico è probabilmente la Chirurgia generale, dove su dieci medici almeno la metà non figura in tutti i turni poiché dispensati da alcune attività lavorative. Ma è in buona compagnia. Ad esempio, nell'unità di Terapia intensiva cardiologica, sono ben sei i camici bianchi titolari di prescrizioni che consentono di essere esonerati dallo svolgimento di determinate mansioni. Il risultato finale è quello di disporre, almeno sulla carta, di un numero adeguato di personale medico mentre nei fatti la quota è decisamente più bassa, inficiata da un fenomeno che appare quasi dilagante nell'Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Catanzaro