Nella mattina di ieri, all’ufficio locale marittimo di Pizzo è giunta una segnalazione riguardante un Fenicottero fermo sugli scogli in località “Ponte di Ferro”, quasi al confine con Vibo Marina. Subito allertato, sul posto, si è recato il responsabile scientifico del WWF vibonese, Pino Paolillo, che, dal piumaggio, ha accertato la giovane età del Fenicottero. In un primo momento si era sperato che il trampoliere potesse riprendere il volo verso un habitat più adatto per potersi alimentare, anche perché la posizione dell’animale e la zona difficilmente raggiungibile a causa di una barriera frangiflutti rendevano rischioso il recupero. In serata però, da parte del ristoratore Giuseppe Romano, sono giunte al naturalista altre segnalazioni, che indicavano una posizione più facilmente raggiungibile, in località “Pietre bianche”. Da qui la decisione di intervenire con la luce del giorno. Il Fenicottero, dopo un timido tentativo di allontanarsi verso il mare, si è fatto catturare da Paolillo, che ne ha constatato il grave deperimento organico, causato da una estrema magrezza. "E’ evidente che non si alimenta da diverso tempo - ha spiegato il naturalista - considerato il tipo particolare di cibo di cui questi animali hanno bisogno. Il loro nutrimento di base è costituito infatti da piccoli crostacei del genere Artemia, che trovano appunto in stagni e laghi salmastri, habitat preferito di conseguenza anche per la riproduzione. Probabilmente si tratta ratta di un giovane in fase di dispersione, che sarebbe certamente morto di fame, visto e considerato che non aveva più neanche la forza per volare". Dopo il recupero, il Fenicottero è stato affidato ai volontari del Centro Recupero di Messina, che già nei giorni scorsi avevano curato e accudito altri fenicotteri provenienti anch’essi dalle coste calabresi. Una volta alimentati a dovere e riconquistate le forze, saranno rimessi tutti in libertà nelle Saline di Trapani, dove quest’anno è stata registrata una presenza di circa 700 individui.