Essendo gli unici due europei, trovati a bordo del motopesca con altri 39 migranti curdi, intercettato all'alba di lunedì al largo di Crotone, erano già sospettati di essere stati loro a condurre sulle coste calabresi la barca dei profughi. Un sospetto confermato dal racconto dei profughi e dagli elementi raccolti dagli investigatori sulla paranza dei trafficanti poi recuperata dalle forze dell'ordine. Sono stati così sottoposti a fermo da parte degli agenti della squadra mobile e della guardia di finanza due cittadini ucraini: si tratta di un 31enne (S. O.) e un 26enne (Y. O.). Sono ambedue accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Sarebbero stati loro l'equipaggio del peschereccio avvistato nelle acque dello Ionio e segnalato al Corpo delle Capitaneria nella tarda serata di domenica. L'imbarcazione con bordo 41 persone era stata poi intercettata nella notte da due motovedette della guardia costiera (una salpata da Roccella e l'altra da Crotone). Viste le condizioni del mare e del peschereccio i migranti erano stati trasbordati sui mezzi delle Capitanerie di Porto e sbarcati a Crotone. Tra i profughi c'erano anche i due ucraini unici soggetti di nazionalità diversa rispetto a quella dei migranti. I due indicati anche dai migranti come coloro i quali avevano governato la barca durante la traversata, dopo il fermo su disposizione del pm di turno sono stati accompagnati alla casa circondariale di Passovecchio.