Gli agenti della Polizia di Stato hanno notificato a un 65enne di Crotone R.C., un’ordinanza di applicazione della “misura cautelare degli arresti domiciliari" che contiene anche il divieto assoluto per l'uomo di comunicare con la parte offesa con qualsiasi mezzo”. La parte offesa di cui si parla nel provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Crotone Michele Ciociola su richiesta della sostituta Ines Bellesi, è la ex moglie del 64enne che è stata aggredita e picchiata violentemente. Tutto ha inizio nella serata dello scorso 1 settembre quando al 113, è arrivata una telefonata con la quale una signora riferiva di essere stata aggredita dall’ex marito, e che questi le aveva cagionato delle lesioni successivamente giudicate guaribili in trenta giorni. Gli agenti delle Volanti, si mettevano alla ricerca dell’aggressore trovandolo di lì a poco e provvedevano a denunciarlo per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. In seguito all'episodio è stato attivato il "codice rosso" con le nuove norme secondo le quali la polizia giudiziaria deve procedere senza ritardi alle indagini e riferire al Pubblico ministero. Quest’ultimo, peraltro, ha l’obbligo di sentire la persona offesa entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato evitando che la vittima corra ancora rischi, assumendo rapidamente tutte le iniziative per evitare nuove aggressioni. E così iniziata una complessa attività info-investigativa, che ha consentito di accertare la condotta persecutoria del 64enne ai danni della ex moglie. Un atteggiamento da stalker violento che andava avanti, ormai, da molti anni, tant’è che già in passato lo stesso era stato già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento.