Medico arrestato per assenteismo e sospeso all'Asp di Catanzaro, il giudice: licenziamento illegittimo
Nel 2016 era stato arrestato per assenteismo, sospeso dal servizio e poi licenziato dall'Asp di Catanzaro. Ora il giudice ha dichiarato l'illegittimità del licenziamento. Protagonista il dottore Vittorio Cristaudo dell’Asp di Catanzaro, che prestava servizio nel distretto del lametino, al servizio vaccinazioni. Con sentenza emessa dal Tribunale di Lamezia Terme, giudice Valeria Salatino, è stata dichiarata l’illegittimità del licenziamento disciplinare irrogato nei confronti del dottor Cristaudo da parte dell’Asp di Catanzaro, condannando quest’ultima all’immediato reintegro sul posto di lavoro precedentemente occupato dal medico, nonché al risarcimento di tutti i danni patiti dallo stesso. La vicenda trae origine da un’operazione della Guardia di Finanza di Lamezia Terme contro il fenomeno dei “furbetti del cartellino”. Il medico, in orario lavorativo, dopo aver timbrato il badge, venne trovato nella propria abitazione. Il medico, si legge in una nota “nonostante avesse documentalmente dimostrato che il suo comportamento non era assolutamente arbitrario e truffaldino, per come ipotizzato dagli inquirenti, bensì del tutto legittimo e giustificato, venne dapprima mandato agli arresti domiciliari, per poi subire, per l’appunto, il licenziamento in tronco dal proprio posto di lavoro, senza alcun preavviso, giusta riforma Madia”. Oggi, il Tribunale di Lamezia Terme, all’esito di un giudizio durato oltre tre anni, ha posto la parola fine dichiarando l’illegittimità del licenziamento operato dall’Asp di Catanzaro e ritenendo che la giustificazione addotta da Cristaudo in ordine alla sua temporanea assenza dal posto di lavoro, fosse lecita e giustificata.