Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 28 Aprile 2024

Bimbi rom discriminati, a Lamezia la protesta delle mamme: "Vogliamo pari diritti"

A Capizzaglie, quartiere del pane di Lamezia, la scuola "ex Barbuto" continua a essere ghetto rom, quindi scenario di discriminazione a causa di una mancata integrazione fra bambini rom e non rom. A mettere in luce questa storia stamattina è Pamela Bevilacqua, rom diplomata, attivista di lungo percorso nel campo dei diritti umani all'interno dell'Associazione "La Strada". Da due giorni, Pamela, assieme alle altre mamme rom ha messo su una vera e propria protesta per vedersi esercitato il principio di uguaglianza. "Da anni le classi sono formate solo da bambini rom - racconta alla Gazzetta del Sud -, così non si crea una integrazione e i bambini sono oggetto di discriminazione senza alcuna possibilità di socializzazione con i bambini non rom". Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, che ha riempito di rabbia e indignazione i genitori rom, è il mancato trasferimento di circa 45 bambini rom nelle nuove aule della Barbuto, soliti occupare i banchi della scuola "Tripodi" a pochi metri dalla Barbuto, nello stesso recinto. "Dicono che non era possibile spostare oggi banchi e sedie - aggiunge Pamela, che ricordiamo sempre vicino a Rosy Sensi icona storica della associazione La Strada che per anni si occupava di prendere i bambini rom dal campo Scordovillo e portarli a scuola -, è una scusa banale. Altre volte hanno detto che i bambini rom sono irascibili, difficili da gestire - conclude riferendosi all'ente scuola, attualmente presieduto da Margherita Primavera -, speriamo che lunedì avvenga il trasferimento altrimenti non ci fermeremo qui e continueremo a protestare per i nostri diritti". Intanto al suono della campanella gli altri bambini (non rom) entrano tranquillamente a scuola e i genitori vanno via con indifferenza.

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