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"Soffiate alla cosca dei Papaniciari", arrestati un poliziotto di Crotone e un uomo del clan

L'incontro del capo della Mobile di Crotone, Nicola Lelario con i giornalisti

Un presunto mafioso della cosca dei Papaniciari e un poliziotto che avrebbe informato gli uomini dei clan di imminenti operazioni di polizia che li interessavano.

Di questo si parla nella delicata e complessa inchiesta condotta dalla Dda e dalla Squadra Mobile della polizia di Stato di Crotone che ha arrestato Francesco Monti,  34enne di Papanice, già coinvolto negli anni scorsi nell’operazione antimafia Eracles e Massimiliano Allevato, un sovrintendente della polizia di Stato in passato in forza alla Squadra Mobile.

Quest’ultimo – un investigatore 52enne - deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa. Avrebbe passato notizie e soffiate agli uomini delle cosche crotonesi, in almeno due circostanze. Il poliziotto è anche accusato di rivelazione del segreto d'ufficio aggravato dall'aver favorito la cosca di Crotone.

Allevato era in aspettativa da mesi, allontanato dalla questura in seguito all'operazione Tisifone, che aveva rivelato alcuni suoi contatti telefonici con Rocco Devona sfuggito al blitz di Tisifone e poi costituitosi. Particolari resi noti durante l'incontro del capo della Mobile Nicola Lelario con i giornalisti.

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