Spaccio di droga anche davanti alle scuole, coinvolgendo ragazzini. È uno dei retroscena dell'operazione dei carabinieri di Crotone che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di 57 persone.
Una operazione, iniziata alle prime ore dell’alba, dei carabinieri di Crotone che stanno dando esecuzione, sul territorio calabrese e in altre regioni d’Italia, a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di alcuni dei 57 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con attività di spaccio anche nei pressi di scuole e con il coinvolgimento di minori.
A 10 indagati sarà applicata la custodia in carcere, altri 3 saranno sottoposti agli arresti domiciliari, 5 saranno sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza e, nei confronti dei restanti indagati, saranno eseguiti 39 decreti di perquisizione domiciliare.
L’indagine, convenzionalmente denominata “Acquamala”, colpisce un’associazione criminale operante nel quartiere Rom di Crotone denominato “Acquabona”.
Sono finiti in carcere: Antonio Bevilacqua, 36 anni di Crotone; Antonio Manetta (24) di Crotone; Cosimo Manetta (54) di Crotone; Nicola Manetta (32) di Crotone; Roberta Manetta (26) di Crotone; Mario Mannolo (60) di Cutro; Cosimo Passalaqua (47) di Crotone; Alessandro Perini (35) di Crotone; Filippo Raso (50) di Rizziconi (Reggio Calabria); e Maurizio Sabato (53) di Catanzaro. Ai domiciliari: Giovanni Passalaqua, detto "Gigliotti" (54) di Catanzaro; Piero Ranieri (32) di Crotone; e Antonio Scerbo (32) di Crotone. L'obbligo di dimora nel comune di Crotone è scattatalo per Antonio Bevilacqua (25); Leonardo Bevilacqua (36); Nicola Manetta (38); e Antonio Scicchitano (58).
Il blitz dei carabinieri ha coinvolto, oltre a Crotone, anche Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Bergamo. Coinvolte anche persone già in carcere nelle case circondariali di Avellino, Catanzaro, Benevento, Prato e Melfi.
Nel corso dell’operazione sono stati scoperti i canali di approvvigionamento della droga della famiglia Manetta, del quartiere Rom di Crotone. In particolare venivano mantenuti rapporti con la famiglia Abbruzzese di Catanzaro, con i Mannolo di Cutro, la famiglia Scerbo-Tarasi, operante a Isola di Capo Rizzuto, le famiglie Raso-Luccisano, la cui area di influenza è Rizziconi, nella piana di Gioia Tauro (RC);
Sequestrati un paio di chili di droga fra cocaina, hashish, marijuana ed eroina e delle armi: due pistole e un mitra.
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