In Italia si ragiona sull'introduzione di laureati in scienze motorie nella scuola primaria, ma non sui luoghi in cui la disciplina dovrebbe essere insegnata. Lo sa bene la città di Soverato che nei lavori di ristrutturazione che hanno portato a mettere in sicurezza tutti i plessi, non è riuscita a reperire i fondi necessari per realizzare una palestra interna a ogni istituto. Le lezioni di educazione motoria si svolgono, ma in spazi adattati, non in una palestra definibile tale a norma di legge. All'orizzonte non ci sono progetti per sanare la situazione che, in realtà, accomuna Soverato a molti altri comuni. Da qui le proteste dei genitori che chiedono una soluzione per garantire l'insegnamento dell'educazione motoria in luoghi idonei. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro in edicola.