"Ritratta o non rivedrai tua figlia", minacce al pentito figlio del boss Mancuso: ai domiciliari madre e zia
Pressioni sul collaboratore di giustizia Emanuele Mancuso - il quale ha avuto il coraggio di spezzare la cortina di omertà attorno alla storica famiglia di ‘ndrangheta di Limbadi - affinché rompesse il suo rapporto con la giustizia. «Ritratta o non vedrai più tua figlia» le ultime minacce proferite nei suoi confronti dalle donne della famiglia, la mamma e la zia, le quali avevano dapprima cercato di convincere Emanuele Mancuso a desistere dalla collaborazione facendo leva sui sentimenti. Un pressing psicologico che in un primo tempo avrebbe messo in crisi il rampollo della famiglia Mancuso. Uno spaccato emerso nel corso dell’attività investigativa finalizzata alla cattura di Giuseppe Salvatore Mancuso, fratello di Emanuele ed entrambi figli del boss Pantaleone Mancuso detto l’ingegnere che ha subito fatto alzare il livello di guardia a carabinieri di Vibo e Dda di Catanzaro i quali, dopo aver ricostruito i contorni della vicenda hanno notificato a Rosaria Rita Del Vecchio e Giovannina Ortensia Del Vecchio (rispettivamente zia e madre di Emanuele Mancuso) un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Misure eseguite all’alba di ieri a distanza di alcune ora dalla maxi operazione che ha portato all’arresto di ben 330 persone. Al contempo Nancy Vera Chimirri, ex compagna del collaboratore - «che tifava per la famiglia e non per il compagno», ha detto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri - è stata raggiunta da un divieto di dimora nel territorio calabrese.