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L'austerity colpisce i cimiteri di Catanzaro: luci votive spente di notte

Foto archivio

Dai furti sulle tombe dei più piccoli alle luci votive che rimangono spente, cancellando ogni gesto di umana pietà per chi non c'è più. Da Catanzaro centro a Gagliano, passando per Lido e Santa Maria, nel capoluogo il 2020 si è aperto nello stesso solco del 2019 ovvero nel segno dei problemi e delle carenze nei cimiteri.

Ed è a Gagliano che scoppia la polemica del buio, quella lanciata da chi pretende che le lapidi dei propri cari restino illuminate anche di notte. Sullo sfondo quelle lucine che, insieme a un fiore fresco, dovrebbero rappresentare il simbolo di un atto d'amore che mantiene saldo il legame tra chi resta e chi non c'è più e che invece rimangono inesorabilmente spente. Ecco perché stavolta qualcosa sembra essersi rotto davvero.

Tante le storie fotocopia sulle quali monta lo sconforto di chi ritiene profanato un luogo sacro, di chi non è più disposto a scendere a compromessi e a tollerare una soluzione simile.

L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Catanzaro.

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