Erano stati discriminati da alcuni avventori in un locale del luogo. Ma da quel momento le iniziative e le manifestazioni di solidarietà a loro sostegno sono andate sempre più a lievitare. Un dato significativo, il fatto che la sensibilità sia contagiosa. E, mentre proseguono le iniziative un po' in tutto lo Stivale, i ragazzi down hanno incontrato il prefetto Francesco Zito, il comandante provinciale dei carabinieri Bruno Capece ed il questore Annino Gargano. L'associazione di cui fanno parte, il Club dei ragazzi Filadelfia, si è prefissata un percorso di autonomia. Chiaro l'obiettivo: costruire percorsi lavorativi sino all'integrazione nella popolazione di Filadelfia. Tanti meriti vanno anche ai carabinieri della locale Stazione che da subito hanno fatto quadrato attorno ai giovani in questione. Il sindaco ha ripercorso le fasi della sera del 23 dicembre scorso quando la serata piacevole si è trasformata in un momento terribile, macchiata dal ribrezzo di alcuni avventori, rispetto ai ragazzi che stavano trascorrendo una serata in compagnia in pizzeria. "Ora il nostro obiettivo – sostiene il sindaco – è quello di rendere operativi i ragazzi down in contesti socio-culturali". A fare fronte comune anche il prefetto, cittadino di Filadelfia, che ha mostrato il suo affetto alla cittadinanza, alla quale appartiene. Quella sera, per lui si è trattato di un'offesa all'intelligenza di tutta la cittadinanza. "La discriminazione – rimarca il Prefetto, esprimendo tutto il suo appoggio a queste iniziative - in quanto "gruppo" e non singole persone è la causa principale di questi spiacevoli episodi. Se si conoscesse singolarmente ognuno di voi, nessuno potrebbe mai assumere atteggiamenti di disprezzo". È stato poi il colonnello dei carabinieri Bruno Capece a focalizzarsi tanto sulla gara di solidarietà (anche social) posta in essere all'indomani dello spiacevole episodio, muovendo un particolare ringraziamento al Capitano Gianfranco Pino e al Maresciallo Massimiani che guida la Stazione di Filadelfia "per l'orgoglio mostrato nel sostenere i ragazzi e la causa di solidarietà, concretizzata con l'invito presso la stazione Carabinieri e omaggiandoli dello storico calendario dell'Arma".