La Prima Commissione del Csm ha deciso, all’unanimità, di aprire una pratica a tutela del procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri. L’iniziativa è stata adottata anche a seguito delle richieste dei togati di Magistratura Indipendente e AreaDg formulate lo scorso dicembre all’indomani dell’intervista rilasciata dal Pg Lupacchini, che aveva parlato di "evanescenza di molte operazioni della procura di Catanzaro", e delle parole scritte su Facebook dalla parlamentare del Pd Enza Bruno Bossio ("Gratteri arresta metà Calabria! È giustizia? No è solo uno Show! Colpire mille per non colpire nessuno. Anzi sì. Colpire la possibilità di Oliverio di ricandidarsi. Il resto finirà in una bolla di sapone come il 90% delle sue indagini. E la 'ndrangheta continuerà a prosperare come ha fatto in questi anni") così come chiesto pure dal consigliere laico Fulvio Gigliotti (M5S). Intanto la prima Commissione del Csm, presieduta dal togato di A&I Sebastiano Ardita, ha deciso, all’unanimità, di aprire una pratica di incompatibilità ambientale nei confronti del procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini, che è stato già convocato per lunedì a Palazzo dei Marescialli per essere audito nell’ambito della procedura prevista dall’articolo 2 della legge sulle guarentigie (con facoltà di farsi assistere da un difensore). Lupacchini sarà sentito in merito alle dichiarazioni rilasciate nel corso di una intervista televisiva (al Tgcom) nella quale - dopo l’operazione antimafia che ha portato all’arresto di oltre 330 persone - avrebbe delegittimato pubblicamente l’operato del procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, e in merito ad altri comportamenti che secondo la Prima Commissione appannerebbero l’immagine del magistrato e la sua capacità di operare con la necessaria indipendenza ed autonomia nel distretto.