'Ndrangheta e massoneria, la banca a disposizione dei Grande Aracri: arrestati manager e medico romano
La Guardia di finanza di Crotone ha arrestato tre persone nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Catanzaro, denominata «Thomas», sulle presunte ingerenze della cosca di 'ndrangheta Grande Aracri sulle attività del Comune di Cutro. Gli arrestati sono Ottavio Rizzuto, attuale presidente del Consiglio di amministrazione della Banca di Credito cooperativo del Crotonese e già dirigente, dal 2007 al 2015, dell’Area tecnica del Comune di Cutro; Alfonso Sestito, medico cardiologo al Policlinico Gemelli di Roma e l'imprenditore Rosario Le Rose. I tre sono accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Reati tutti aggravati dalle modalità mafiose. Notificata l'informazione di garanzia nei confronti di Nicolino Grande Aracri, alias “Mano di gomma”, capo della locale di ‘ndrangheta di Cutro e Capo Crimine della Provincia, attualmente detenuto in regime di 41 bis presso la casa circondariale “Opera” di Milano. Le indagini della Dda diretta dal procuratore capo Nicola Gratteri e coordinata dai sostituti procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio hanno permesso di accertare come negli anni la locale di ‘ndrangheta capeggiata da Nicola Grande Aracri abbia esercitato la sua influenza sul Comune di Cutro gestendo di fatto numerosissimi appalti e traendone vantaggio economico. L’attività investigativa ha fatto emergere l’appartenenza e le relazioni massoniche di alcuni fra gli indagati. Figura centrale era rappresentata da Ottavio Rizzuto. I finanzieri di Crotone e gli uomini del Nucleo speciale di Polizia Valutaria hanno eseguito una serie di perquisizioni presso la sede legale della banca, la BCC del Crotonese nel capoluogo e presso le filiali di Cutro e di Isola di Capo Rizzuto. Quanto emerso dalle indagini consente di fare luce sulle “agevolazioni” e i “favoritismi” che Rizzuto effettuava a vantaggio delle cosche di ‘ndrangheta locali, in particolare all’imprenditore Rosario Le Rose, che attraverso l’attività commerciale Idro impianti SRL è risultato essere affidatario di tutte le commesse del Comune di Cutro, dal 2007 al 2015, operando in sostanziale regime di monopolio. Terminale economico della locale era il medico cardiologo Alfonso Sestito, che ha effettuato investimenti di natura imprenditoriale su precise indicazioni del boss Grande Aracri. Un piano volto ad assicurare il controllo sui villaggi turistici ricadenti nell’area geografica di influenza criminale della locale, attraverso la diretta gestione di servizi condominiali essenziali o assumendone la titolarità. Per raggiungere questi scopi sono state costituite ad hoc e utilizzate dall’associazione criminale le società “Camelia Srl” e “Domus Re consulting Srl”, entrambe rappresentate da Giancarla Sestito, moglie del cardiologo. Tutte le attività sono state sequestrate, insieme alla “Idro Impianti Le Rose Srl”. È emerso anche che quattro appartenenti al corpo della Guardia di finanza, in servizio e in congedo avrebbero ottenuto informazioni riservate in favore di altri soggetti consultando abusivamente la banca dati delle fiamme gialle. Informazioni di garanzia sono state notificate inoltre a Nicola Adamo, ex vice presidente della Regione Calabria, e Giuseppe Tursi Prato, ex consigliere regionale già condannato nel 2004 per vari reati fra cui quello di associazione mafiosa. I finanzieri di Crotone hanno svolto accertamenti patrimoniali ed indagini finanziarie che hanno permesso di certificare la sproporzione tra i redditi dichiarati ed i patrimoni effettivamente posseduti in relazione alle quali le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro 4 attività economiche e relativi compendi aziendali, 83 beni immobili, 16 autovetture, depositi bancari e polizze assicurative per un valore di oltre 15 milioni di euro.