“Con ferma serenità e fiducia assoluta nell’operato degli inquirenti, abbiamo vissuto il vulnus indelebile inferto alla comunità giudiziaria derivato dai provvedimenti giurisdizionali e disciplinari riguardanti magistrato del distretto titolari di incarichi di grande responsabilità”. Il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro Domenico Introcaso ha iniziato la sua sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario partendo proprio dalle indagini che hanno coinvolto alcuni magistrati. Indagini penali e provvedimenti interni alla magistratura che hanno portato al trasferimento di sede e di funzioni del procuratore generale Otello Lupacchini, del procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, del procuratore aggiunto Vincenzo Luberto e all’arresto del presidente di sezione Marco Petrini. “I recenti accadimenti - ha proseguito Introcaso - nati nel distretto e originati da indagini del distretto delineano un quadro di negazione degli elementi fondanti l’esercizio della giurisdizione”. Il presidente ha evidenziato “l’esigenza di recupero della storica immagine della magistratura catanzarese con l’offrirsi al giudizio attuato attraverso i canoni ordinamentali e processuali come unica risposta al vulnus dolorosissimo inferto”.