"Vogliamo dire ai burocrati che noi indichiamo la luna e loro guardano il dito". Così Antonio Laganà, presidente dell'associazione per la ricerca neurogenetica di Lamezia Terme in conferenza stampa per annunciare la triste notizia: dal primo marzo 10 dipendenti dell'associazione che dal 1996 promuove la ricerca (5 erano con contratto indeterminato e 5 con contratto di collaborazione a partita Iva) non saranno più a disposizione del "Centro regionale neurogenetica" diretto dalla dottoressa Amalia Bruni.
Assistenti sociali, infermieri, biologi, psicologi e statistici, queste le figure delle unità messe a disposizione del centro divenuto negli anni un vero fiore all'occhiello a livello mondiale. "Da agosto non viene più erogato nessun rimborso spese da parte dell'Asp", ha detto Laganà.
Rimborso, ricordiamo, che era frutto di una convenzione siglata dalla Regione Calabria dal 2007 tramite legge regionale n. 9. (Si tratta di un fondo stabile di euro 500 mila all'anno, primo esempio di attività pubblica privata). Ad oggi non si capisce se tale legge regionale è abrogata oppure no.
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