Tempo pieno sempre più diffuso, personale docente spesso senza pasto. Sullo sfondo nessuna dieta dimagrante, semmai la dieta dei costi imposti a un servizio di refezione scolastica che, in virtù delle gare d'appalto vinte con il massimo ribasso, deve costare sempre meno.
E si risparmia anche in questo modo, ovvero facendo mangiare un docente ogni undici allievi. A Catanzaro funziona così da anni, soltanto al raggiungimento del dodicesimo studente scatta il pasto per il secondo insegnante.
A nulla sono valse neppure le proteste del corpo docente che, almeno per quel che concerne le scuole del capoluogo che usufruiscono della mensa comunale, hanno recentemente chiesto che della vicenda si occupi la commissione consiliare competente di Palazzo de Nobili.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
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