Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 24 Novembre 2024

Crotone, fermato nel Cara di Sant'Anna libico accusato di aver torturato dei migranti

E’ stato riconosciuto e denunciato da una delle sue presunte vittime da qualche giorno arrivato al Centro per richiedenti asilo di Sant’Anna da Taranto, dove è sbarcato con l’Ocean Viking. Masoud Ghali Wael Alhasaeri, 38 anni, di nazionalità libica, è stato sottoposto a fermo dagli agenti della Squadra Mobile di Crotone che hanno eseguito ieri il provvedimento disposto dal sostituto procuratore della Dda Paolo Sirleo. La Procura distrettuale contesta al giovane libico le accuse di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed il reato di tortura. Il 38enne della Tripolitania, sarebbe stato uno dei “capi” di una banda di trafficanti di uomini che gestiva uno dei famigerati campi di detenzione a Zuara in Libia, dove vengono trattenuti e sottoposti ad angherie e violenza, i migranti provenienti dal cuore dell’Africa e diretti in Italia ed Europa. Alashaeri da ottobre scorso al Sant’Anna con la sua famiglia (ha chiesto la protezione internazionale), dopo essere sbarcato a Lampedusa, alcuni giorni fa si è imbattuto in un giovane somalo di 32 anni, arrivato  in Italia da poco, sbarcato a Taranto con la Ocean Viking e poi destinato al Centro per richiedenti asilo di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Il migrante somalo lo ha riconosciuto come uno dei suoi aguzzini del campo di Zuara. Glielo ha rinfacciato e dopo aver negato il 38enne libico ha ammesso di essere lui il famigerato “Piter” che terrorizzava e bastonava i migranti nel centro di detenzione libico. Alashaeri,  a quel punto, dapprima ha blandito il giovane somalo promettendogli dei soldi se non lo avesse denunciato. Poi lo ha minacciato. Ma la sua vittima non ha desistito dal suo proposito ed ha raccontato la sua storia agli agenti che vigilano nel Centro per migranti e poi ai poliziotti della Squadra Mobile. Gli agenti del vicequestore Nicola Lelario, di concerto con il sostituto procuratore della Dda Paolo Sirleo, quando hanno saputo che il 38enne libico, aveva chiesto di lasciare il campo, hanno fatto scattare il fermo di polizia.  

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