«Dai primi giorni di febbraio sono state settanta le scosse di terremoto che si sono verificate nel territorio di Cirò Marina e nel tratto di mare prospiciente». A dirlo, aggiornando i dati è la Protezione civile regionale. In effetti da quasi due settimane "si balla" nel centro collinare di Cirò e nella vicina cittadina marina. «La scossa più forte della sequenza, registrata dall’Ingv, il 7 febbraio 2020 alle ore 4 e 37, ha avuto una magnitudo pari a 3.1 ed è avvenuta a una profondità di 19 km. Il movimento tellurico è stato chiaramente percepito dalla popolazione, soprattutto nel centro storico di Cirò». «Tutte le altre scosse - continua la nota della protezione civile - hanno avuto rilascio energetico minore e magnitudo sempre inferiori a 3. La stessa Protezione civile regionale, informa che in stretto contatto con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulanologia ed i Sindaci del territorio, sta seguendo l’evoluzione del fenomeno». Ad oggi, però, a dispetto della paura che comincia a serpeggiare tra la popolazione, non si registrano iniziative per fornire le giuste informazioni non solo sui comportamenti da tenere durante un sisma ma per accertare la stabilità di molti immobili abbandonati nel borgo antico e incentivare l adeguamento sismico delle costruzioni.