Da questione squisitamente amministrativa, il piano di riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale varato nei giorni scorsi dall'Asp di Catanzaro sta pericolosamente scivolando verso una guerra di posizione che vede paradossalmente uniti in un unico blocco amministratori locali e i dipendenti impiegati nelle guardie mediche, oggi sottoposte ad un poderoso taglio che riguarderà ben 35 postazioni. Ma le barricate innalzate all'indomani della pubblicazione della delibera hanno prodotto anche un altro risultato cristallizzato nella nota che porta la duplice firma del dirigente generale del dipartimento regionale Tutela della salute, Antonio Belcastro, e del commissario ad acta, Saverio Cotticelli, notificato giovedì nella sede di Madonna dei Cieli. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro