La disputa tra favorevoli e contrari si è aperta subito dopo l'annuncio dell'amministrazione comunale di Catanzaro: «Il Comune è fra i vincitori del bando del ministero dello Sviluppo economico (Mise) per la sperimentazione, la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico attraverso le reti 5G in ambito urbano». L'obiettivo? La realizzazione di un programma di supporto delle tecnologie emergenti per la diffusione della banda larga. Il capoluogo calabrese è capofila del proprio progetto che prevede la partnership della Provincia di Catanzaro, di Vodafone Italia in qualità di partner tecnologico, dell'Università Magna Graecia, del consorzio Biotecnomed. Questa mattina i cittadini che si oppogono al 5G consegneranno al sindaco le mille firme raccolte per chiedere la convocazione di un Consiglio comunale ad hoc. «Gli studi più recenti, emessi da organismi come l’Istituto superiore di sanità in Italia, o analoghe agenzie in Europa - spiega Claudio Pellegrini, head of public sector sales di Vodafone Italia -, hanno ribadito che per il 5G, come per le altre tecnologie, non è prevedibile alcun problema per quanto riguarda gli effetti noti dei campi elettromagnetici. Peraltro Vodafone progetta la propria rete nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa italiana, che sono 100 volte più bassi di quelli stabiliti a livello europeo». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro