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Coronavirus, caso a Catanzaro: tamponi su tre parenti e due sanitari

Tamponi su tre parenti e due sanitari che «sono stati a contatto diretto» con il paziente risultato positivo al Coronavirus al primo test e ricoverato dal 2 marzo nell’ospedale di Catanzaro. In giornata è previsto l’esito per la conferma del tampone da parte dell’Istituto sanitario nazionale.

Il paziente è un sessantasettenne ingegnere in pensione che, nei giorni scorsi, aveva trascorso una breve vacanza a Canazei. Al suo ritorno i problemi di salute, fino alla necessità di allertare il 118. «E' arrivato con un altro sospetto, trasportato al pronto soccorso dal 118. Il personale dell’ambulanza ha utilizzato i dispositivi previsti», ha spiegato Paolo Scerbo, in una intervista al TgR Calabria, dirigente medico del reparto malattie infettive dell’ospedale «Pugliese» di Catanzaro.

Le condizioni del paziente sono sostanzialmente migliorate dopo la forte crisi respiratoria che lo aveva portato in ospedale: «Il paziente è in condizioni stabili e senza problematiche particolari, non è preoccupante - ha detto Scerbo - è in una camera a pressione negativa, quindi completamente isolato con tutte le attenzioni di norma previste dal protocollo

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