Sequestro di 905 mascherine di protezione individuale del tipo ffp2 (sia con che senza valvola) e denuncia di due commercianti. È questo il bilancio dell'operazione della guardia di finanza di Catanzaro che ha intensificato nelle ultime settimane i controlli per contrastare le condotte di chi, approfittando dell’attuale situazione di emergenza, attua pratiche commerciali disoneste, anche con la vendita a prezzi esorbitanti di dispositivi sanitari. Le fiamme gialle del gruppo di Lamezia Terme hanno rilevato che, presso due supermercati del capoluogo lametino, riconducibili ad un’unica società di capitali, le mascherine venivano custodite in cartoni, non in vista, sotto le casse di pagamento, e vendute, solo su specifica richiesta dell’acquirente, al prezzo di 15 euro ciascuna, per mascherine ffp2 con valvola, ed 11 euro per mascherine ffp2 senza valvola. Assodato che il valore commerciale dei dispositivi era assai inferiore a quello praticato, i finanzieri avviavano immediati riscontri lungo la filiera di distribuzione, estendendo i controlli contabili al fornitore dei supermercati. Da qui la scoperta: le mascherine erano state acquistate all’origine, presso il distributore esclusivo, al prezzo unitario di 35 centesimi più iva. Pertanto, dopo soli due passaggi commerciali (distributore/grossista e grossista/supermercati), approfittando dell’attuale situazione, i prodotti sanitari venivano commercializzati al pubblico a 15 e 11 euro, a seconda della tipologia, con un ricarico finale pari al 2142% del prezzo di mercato. I finanzieri del gruppo di Lamezia Terme hanno così sequestrato le mascherine per l’ipotesi di reato di “manovre speculative su merci” successivamente convalidato dalla locale procura della repubblica, presso la quale sono stati denunciati il rappresentante legale dei supermercati controllati nonché, in concorso, il venditore all’ingrosso della merce sequestrata.