Catanzaro, l'ospedale “Pugliese” si blinda: esami con i tamponi sul personale aree a rischio
Sono due i fronti principali sui quali gli ospedali calabresi si trovano a operare nell'emergenza Covid-19: quello più noto è legato ovviamente alla risposta sanitaria, in termini dunque di cure fornite ai pazienti; l'altro non è meno importante, in quanto è volto a garantire la sicurezza di operatori e pazienti, con dispositivi di protezione e spazi riservati, evitando che la struttura possa diventare un focolaio, come purtroppo accaduto all'inizio dell'epidemia in alcune strutture del Nord Italia. Ecco perché ieri la direzione aziendale dell'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro ha fornito i dettagli della situazione nella quale si trova a operare il presidio del capoluogo. La direzione ha chiarito che per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuali (Dpi) si è proceduto a un utilizzo oculato di quelli disponibili «a fronte di una riconosciuta difficoltà (di estensione mondiale!) al loro approvvigionamento e, quindi, di una oggettiva limitatezza delle scorte». Nessuna restrizione, ha affermato il vertice aziendale, solo «oculata, per cui, di fatto, non sono mai venuti a mancare ed è stata garantita la fruibilità agli operatori, conformemente a quanto indicato dalle circolari ministeriali». Ovviamente un valido sostegno si è rivelato anche quello delle donazioni da parte di associazioni e privati cittadini. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro