Lascia il carcere perché in caso di Coronavirus la struttura penitenziaria di Caltanissetta non sarebbe in grado di curarlo e, data l’età e le attuali condizioni di salute, alto sarebbe il rischio di decesso.
Con questa motivazione, il gip distrettuale di Catanzaro ha scarcerato e posto agli arresti domiciliari Domenico Camillò, 79 anni, di Vibo Valentia, finito in carcere a dicembre nell’operazione antimafia della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata «Rinascita-Scott».
Si tratta della terza scarcerazione nell’ambito dell’inchiesta «Rinascita-Scott» motivata a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus. Nei confronti di Domenico Camillò, difeso dagli avvocati Francesco Sabatino e Walter Franzè, l’accusa di associazione mafiosa, indicato dal gip come il massimo esponente della 'ndrina dei Pardea di Vibo Valentia e promotore di un nuovo «locale» di 'ndrangheta nel 2012 nella città di Vibo Valentia.
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