Strutture da dedicare esclusivamente ai malati Covid. Il dibattito in corso in Calabria trova conforto nelle parole del ministro della Salute Roberto Speranza che ieri si è soffermato sulle strategie di uscita dall'emergenza. E tra queste ha posto proprio la necessità di creare dei centri ad hoc perché le strutture ospedaliere promiscue finiscono per aumentare le possibilità di contagio. Domenica la deputata di FdI Wanda Ferro aveva ribadito la necessità di battere questa strada accogliendo di buon grado l'idea del rettore dell'Università Magna Græcia, Giovambattista De Sarro, che aveva indicato in “Villa Bianca”, nel quartiere Mater Domini del capoluogo, il luogo adatto. A chiedere un concreto approfondimento rispetto a tale ipotesi anche il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, e il consigliere regionale Sinibaldo Esposito, per i quali «Catanzaro, capoluogo regionale e centro dell'unica facoltà di Medicina della Calabria, sede del più grande hub calabrese e di un policlinico universitario, ha le carte in regola per accrescere la sua capacità di riferimento nell'ambito sanitario e della ricerca in campo medico». L'utilizzo di “Villa Bianca”, con 140 posti, rianimazione e microbiologia, «vorrebbe dire alleggerire il carico sul Policlinico universitario, sul “Pugliese” e sugli ospedali di Cosenza e Reggio. Significherebbe - hanno aggiunto - sbloccare attività ambulatoriali finora bloccate per consentire una più alta capacità di azione sul Covid, e permetterebbe di salvare altre vite umane». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina