Ai domiciliari il sindaco di San Vito sullo Ionio, Alessandro Doria. Un provvedimento della Dda di Catanzaro, eseguita dai carabinieri di Soverato, con l'accusa di "istigazione alla corruzione e corruzione per l’esercizio della funzione".
Il provvedimento scaturisce da un'inchiesta condotta dai carabinieri della compagnia di Soverato e diretta dal procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto, Giancarlo Novelli, e dal sostituto procuratore, Graziella Viscomi.
Le indagini hanno avuto inizio nell’estate del 2019 a seguito della denuncia di un amministratore locale del comprensorio soveratese, in relazione a un presunto caso di corruzione nell’ambito dell’iter per la realizzazione del parco eolico nel territorio del comune di San Vito sullo Ionio.
Secondo gli elementi raccolti nel corso delle indagini, Doria avrebbe richiesto, 5 mila euro ai dirigenti della società “Parco Eolico di S. Vito S.r.l.”, incaricata della realizzazione del parco eolico, per portare all’ordine del giorno del consiglio comunale lo svincolo demaniale degli “usi civici”, provvedimento necessario per il completamento del progetto, avviato nel 2002. Ad avvenuta deliberazione favorevole, il sindaco avrebbe ottenuto l’ulteriore versamento di 75 mila euro.
Inoltre, durante lo svolgimento delle indagini, sarebbe emersa un ulteriore illecito da parte dello stesso sindaco di San Vito sullo Jonio, che avrebbe chiesto la somma di 1.500 euro a un imprenditore di Catanzaro, impegnandosi, come contropartita, a fargli riconoscere e liquidare dall’amministrazione comunale crediti per 20 mila euro, corrispondenti a lavori relativi al servizio di depurazione comunale.
Nello stesso contesto sono state eseguite perquisizioni e sequestro di materiale informatico a carico dell’amministratore che aveva presentato la prima denuncia nei confronti di Doria e un avviso di garanzia nei confronti dell'imprenditore catanzarese.
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