Due pattuglie dei carabinieri sono state colpite da alcune pietre lanciate la scorsa notte dopo un falso allarme. È accaduto a Catanzaro, nella zona di via Teano, quartiere a Sud della città. Le autovetture della Radiomobile, colpite rispettivamente una al montante del parabrezza e l’altra al cofano, sono rimaste lievemente danneggiate. Illesi i militari che si trovavano a bordo.
Secondo quanto ricostruito, le pattuglie erano intervenute dopo la segnalazione di un’autovettura in fiamme giunta alla sala operativa del 113 della polizia, ma sul posto sono stati inviati i militari dell’Arma competenti per territorio. Appena giunti in zona, poco dopo la mezzanotte, sono arrivate le pietre contro le autovetture. Impossibile risalire nell’immediatezza agli autori, ma sono in corso ulteriori accertamenti.
La zona è particolarmente attenzionata, anche per la massiccia presenza di rom e per lo spaccio di stupefacenti, e non è la prima volta che si verificano reazioni dei residenti ai controlli delle forze dell’ordine. In questo caso, però, si è trattato di una sorta di imboscata. Pochi giorni fa, proprio i carabinieri, hanno sequestrato in un’abitazione della zona 1,5 chilogrammi di cocaina.
«L'aggressione ai danni dei carabinieri, avvenuta la scorsa notte in via Teano, a Catanzaro, è un atto vile e assolutamente inaccettabile. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai colleghi dell’Arma che si trovavano in servizio e ai loro vertici». Lo afferma Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia (Fsp).
«La zona al centro della sassaiola - ha aggiunto Brugnano - è una delle più esposte al fenomeno della criminalità organizzata e l’episodio non va derubricato a semplice atto delinquenziale, ma rappresenta l’ennesimo attacco alle Istituzioni. Siamo certi che il prefetto di Catanzaro e i vertici delle Forze dell’ordine sapranno promuovere una giusta azione per porre un freno alle azioni di violenza che, anche in altri casi, abbiamo registrato in quell'area della città. Noi siamo disponibili a sostenere qualunque iniziativa che - ha concluso Brugnano - potrebbe essere ritenuta utile per ristabilire i principi della legalità e del vivere civile».
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