Sulla morte di una donna di 51 anni di Cirò Marina, Silvana Filippelli, si allunga l'ombra delle inefficienze dovute alle carenze del sistema sanitario nel Cirotano; una zona che non solo è totalmente priva di un Pronto soccorso, con il venir meno dell'ospedale civile di Cariati, ma dispone, per tutto il territorio di 40mila abitanti, di una sola ambulanza, nella postazione di Cirò Marina. A fare “le spese” di questa carenza, che da anni viene inutilmente segnalata, potrebbe essere stata Silvana Filippelli, sposata e madre di due figlie. La donna è deceduta nella nottata tra venerdì e sabato, a causa di un arresto cardiaco. I famigliari, avrebbero chiesto immediatamente l'intervento dell'ambulanza del 118 per prestare le manovre di primo soccorso, magari con il defibrillatore, e trasportarla nel più vicino ospedale, quello di Crotone: distante dalla cittadina jonica 40 chilometri, da percorrere sulla famigerata statale 106. Secondo quanto è stato riferito da parte dei familiari della donna i soccorsi sarebbero arrivati dopo circa un'ora e mezza. Alla luce di quanto reso noto dall' avv. Santino Mariano, cha ha presentato querela in rappresentanza della famiglia Zucco-Filippelli, «i famigliari hanno chiamato l'ambulanza alle 24, a causa, evidentemente, dell'indisponibilità del mezzo di soccorso presente a Cirò Marina, quella di Crotone è giunto solo alle 1.40. Troppo tardi. Nel frattempo i familiari avevano contattato i carabinieri della Compagnia di Cirò Marina, che sono intervenuti sul posto ai quali , nel dolore per la grave perdita, non hanno potuto fare altro che denunciare il numero inadeguato delle ambulanze a fronte dei bisogni del territorio».