Ormai da diversi giorni i carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro hanno avviato su tutto il territorio provinciale mirati controlli nelle attività produttive e commerciali al fine di contrastare il lavoro nero e verificare il rispetto delle misure anti Covid-19. I carabinieri della Stazione di Catanzaro Santa Maria, durante il controllo di un caseificio nell'area sud della città hanno scoperto che l'esercizio era completamente alimentato grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica. L'accertamento ha permesso di scoprire come l'allaccio abusivo si estendesse anche all'abitazione del proprietario del caseificio nonché alle vicine abitazioni dei due figli. Ben quattro unità immobiliari, tre abitazioni ed un fabbricato commerciale, erano quindi abusivamente collegati alla rete elettrica per un danno che è stato quantificato in circa 15 mila euro di corrente elettrica sottratta. Per il titolare del caseificio, un 53enne catanzarese, è quindi scattato l'arresto in flagranza con l'accusa di furto di energia elettrica, mentre i due figli, con la medesima accusa, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Catanzaro. Per l'arrestato, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si è tenuta nel pomeriggio di venerdì l'udienza di convalida che ha visto l'arresto convalidato.