I carabinieri forestali nei giorni scorsi hanno sequestrato a Casabona, nel Crotonese, due cisterne di frantoi oleari, usate per smaltimento illecito di acque reflue delle operazioni di molitura. I titolari dei due frantoi sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti speciali.
L’attività era stata avviata in seguito al rinvenimento, avvenuto alcuni mesi fa, di acque scure che emanavano cattivi odori.
I militari della stazione Forestale Crotone, in seguito ad una delega di indagini, hanno avviato accertamenti in due frantoi oleari nel territorio di Casabona. Diverse fonti, infatti, avevano lamentato la presenza di acque scure che emanavano un forte fetore, caratteristico dei residui della molitura di olive.
In seguito a controlli è stato verificato che i titolari di due frantoi gestivano illecitamente i reflui derivanti dall’attività di molitura. Sono state scoperte diverse irregolarità. I frantoi avevano il piano di utilizzo agronomico dei reflui, cosiddetto PUA, abbondantemente scaduto ed erano privi di autorizzazione. I reflui prodotti, secondo gli accertamenti eseguiti dai militari intervenuti, non erano stati usati ai fini agronomici, malgrado fossero in quantità maggiore di quanto era possibile gestire negli impianti a disposizione.
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