Tutti si aspettavano l'arrivo del commissario prefettizio a Ricadi, ma, ieri mattina, a salire le scale del palazzo comunale sono stati solo gli uomini della Gdf. Un blitz in piena regola sotto gli occhi sbalorditi dei dipendenti e di qualche cittadino. Con fare deciso, si sono diretti verso gli uffici dell'area tecnica e, dopo aver allontanato i presenti, hanno cominciato a spulciare tra le carte. Impossibile sapere cosa cercassero. Bocche cucite tra i dipendenti e bocche cucite tra gli ex amministratori. Intanto, nel clima di totale disorientamento venuto a determinarsi nelle ultime 72 ore a raccontare la sua verità sul “defenestramento” dell'ex sindaco Giulia Russo è l'ex consigliere di maggioranza, Mario Rizzo, che è anche segretario del circolo cittadino del Pd. «Mai avrei voluto essere fra i protagonisti di una scelta così lacerante - esordisce - e mai avrei voluto contribuire a decretare, insieme a tutti gli altri, nessuno escluso, la fine di un progetto per il quale avevo speso impegno, passione, disponibilità ed amore per il mio Paese». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro