Anche a Vibo è arrivato il primo sabato da trascorrere fuori. Una passeggiata, una pizza con gli amici, un panino ed una birra od un cocktail da sorseggiare tra amici. La "movida" nella città capoluogo c'è, il movimento massiccio di tanti ragazzi dai 15 ai 25 anni inizia intorno alle 22:30. Prima, all'ora di cena, qualche timido segnale di ripresa per i locali. Molti ancora preferiscono l'asporto, mentre i pochi locali aperti con servizio al tavolo iniziano ad intensificare il proprio ritmo di lavoro. La concentrazione più elevata di persone è su Corso Umberto e viale Regina Margherita fino ad arrivare in Piazza San Leoluca. Alle 23 circa a Vibo c'è tanta gente in giro come mai si era vista in questo periodo di primavera inoltrata. Iniziano le consumazioni e gli assembramenti fuori dai locali, mentre sotto il viale alberato di viale Regina Margherita si intensifica sempre più il numero di gruppetti composti da ragazzini. Almeno 5-6 compagnie di amici a flotte di 8-10 componenti. Baci, abbracci, carezze. Molti senza mascherina, molti assembramenti anche nei pressi dell'unico forno cittadino che già a partire dalle 23 sforna abitualmente pizzette e cornetti. Nell'ora di punta, nel nostro giro fatto lungo il centro storico controlli pari a zero, mentre all'ora di cena una pattuglia della polizia e della guardia di finanza a presidiare il territorio. Anche a Vibo, insomma, la "prima" post-lockdown non è andata benissimo. Difficile per i gestori degli esercizi commerciali controllare le distanze tra chi si accinge a frequentare i locali della "movida". L'interrogativo sorge spontaneo: quando, magari già settimana prossima, riapriranno anche altri pub e locali, come si controllerà il flusso della "movida"? Molti sindaci sono pronti a "richiudere". E anche a Vibo, la sensazione è che il sindaco Limardo possa a breve avere un colloquio con il Prefetto Francesco Zito per monitorare la situazione.